Silk Road - una strada per il mondo tra la Cina e l'Europa

[...] I risultati ottenuti dalla Cina nel campo dello sviluppo non hanno precedenti a livello mondiale. Il PIL cinese negli ultimi 5 anni è cresciuto ad un tasso medio annuale del 7.2%, il più elevato di qualsiasi altro paese. Oltre ad aver assicurato un generale ammodernamento e una migliore qualità della vita al proprio popolo, allo stesso tempo la Cina ha investito enormi energie e risorse nel supporto allo sviluppo di altri paesi, in particolare quelli meno sviluppati.

Durante la crisi del 2008-2012, la Cina ha intrapreso importanti iniziative e si è assunta la 
responsabilità di supportare l’economia mondiale, sia attraverso le Nazioni Unite, sia attraverso il G-20 e varie altre organizzazioni finanziarie e regionali. La Cina non è mai stata un semplice osservatore esterno delle disgrazie economiche o umanitarie degli altri paesi, ma piuttosto un partner solidale e aperto alla cooperazione nei momenti di maggiore difficoltà.

[...] Implementando le politiche di riforma e apertura la Cina ha al tempo stesso contribuito alla crescita dell’economia globale per più del 30%, più di Stati Uniti, Euro Zona e Giappone messi assieme. Lo sviluppo economico della Cina ha contribuito ad alleviare in modo sostanziale la povertà e le differenze nello sviluppo fra le diverse regioni del paese, prestando attenzione alle aspirazioni del popolo cinese ad una vita migliore. Questa esperienza si è proiettata a livello globale, costituendo un freno all’ulteriore aggravarsi del divario socio-economico fra ciò che viene convenzionalmente definito ‘Nord’ e ‘Sud’ del mondo.


La Belt and Road Initiative (BRI), storica proposta lanciata dal Presidente Xi Jinping nel 2013, è stata accolta e supportata in tutto il mondo come un nuovo modello di crescita economica, multidimensionale, globale, equa, inclusiva e stabile. Più di 100 paesi e organizzazioni internazionali hanno da subito contribuito alla sua implementazione, ma il numero di aderenti è in continua crescita.

[...] Questi e altri simili messaggi sono stati inseriti, su iniziativa della Cina, in molti documenti strategici delle Nazioni Unite, inclusa la risoluzione n. 55 della Commissione ONU per lo Sviluppo Sociale (UN Commission for Social Development, CSocD) del 2017.

[...] Le caratteristiche della BRI
Uguaglianza, apertura, inclusività al posto del protezionismo
Mutuo beneficio, cooperazione di tipo ‘win-win’
Rispetto reciproco, non-ingerenza negli affari interni degli stati
Rispetto dei più alti standard tecnologici ed ecologici
Rispetto delle realtà e delle priorità dei paesi coinvolti
Coordinamento politico al posto dell’unilateralismo
Rispetto delle leggi e dei regolamenti nazionali e internazionali
Compatibilità con gli accordi fra Europa e Cina, con gli standard europei e con gli obblighi dei paesi membri dell’Unione Europea
[...] La Cina, sia da sola che in cooperazione con altri partner, ha stabilito nuove istituzioni di grande importanza per la governance internazionale nell’era di un ordine mondiale di tipo multipolare: il Fondo per la Pace e lo Sviluppo Cina-ONU (China-UN Peace Development Fund), il Fondo per la Cooperazione Sud-Sud per i Cambiamenti Climatici (China South-South Cooperation Fund on Climate Change), il Fondo di Assistenza Sud-Sud (South-South Cooperation Assistance Fund), il Fondo per la Via della Seta (Silk Road Fund), la Banca Asiatica per gli Investimenti e le Infrastrutture (Asian Infrastructure Investment Bank). La Cina è fra i primi paesi ad aver adottato un piano nazionale dedicato all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Inoltre la Cina, in cooperazione con altri membri dei BRICS, ha istituito la Nuova Banca dello Sviluppo (New Development Bank).

[...] Cina e Unione Europa sono partner strategici cooperanti su tematiche bilaterali e internazionali nell’ambito del quadro congiunto delineato nell’Agenda Strategica per la Cooperazione Unione Europea-Cina 2020. I tre pilastri della loro cooperazione sono: 1) politiche strategiche; 2) economia e commercio; 3) scambi fra popoli. L’Europa rappresenta il più importante partner commerciale della Cina, e la Cina a sua volta  è il secondo partner commerciale per l’Europa. Nel 2014 l’Unione Europea ha importato 302 miliardi di euro di beni dalla Cina e ha esportato 164 miliardi di beni verso la Cina. Gli scambi di servizi nello stesso anno hanno raggiunto i 50 miliardi di euro.
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